giovedì 8 dicembre 2011

Ora che sto per partire ho pensato intensamente:
 "H. perché lo fai, perché hai questa abitudine di conservare i resti della cena anche 10 giorni? 
Ogni sera cucini e lasci gli avanzi fuori dal frigo o dentro; li custodisci gelosamente per gettarli via solo quando non c'è più spazio nel frigo.
Perché ultimamente propini gli avanzi di anche 5 giorni alle tue bambine? 
Perché così poca verdura e frutta? 
Perché quando fai la spesa acquisti stock "convenientissimi"  di schifezze prive di qualsivoglia proprietà organolettica da propinare alle tue bambine per il pranzo a scuola? 
Perché tutto ciò e molto altro? 

La risposta non si è fatta attendere, quando H. è arrivata ha iniziato a dire:
 "Mi piace preparare una cena abbondante e lasciare nel frigo quello che non mangiamo, così non faccio fatica il giorno dopo a cucinare". Lo ha detto mentre mi preparavo una minestra di verdure. Fresche.
Lo ha detto come a intendere quel che facevo fosse una cosa non del tutto gradita, come a intendere che la sua fosse quasi una cortesia.

In qualche modo ha dato conferma al mio sospetto che i resti, gli avanzi fossero per me, una sorta di obbligo a mangiare quello e non altro nel SUO frigo.

Allora le lenticchie  affogate nel loro brodo che sono da più di 6 giorni nel frigo e che ha preparato suo marito sono per me, stanno in attesa che io ghiottamente mi ci tuffi? 

Cosa posso dire? 

1 commento:

  1. Finchè lascia intendere tu fa finta di non capire, altrimenti chiedile se ha l'assicurazione sulla casa che copre anche i danni da avvelenamento

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