Ora che sto per partire ho pensato intensamente:
"H. perché lo fai, perché hai questa abitudine di conservare i resti della cena anche 10 giorni?
Ogni sera cucini e lasci gli avanzi fuori dal frigo o dentro; li custodisci gelosamente per gettarli via solo quando non c'è più spazio nel frigo.
Perché ultimamente propini gli avanzi di anche 5 giorni alle tue bambine?
Perché così poca verdura e frutta?
Perché quando fai la spesa acquisti stock "convenientissimi" di schifezze prive di qualsivoglia proprietà organolettica da propinare alle tue bambine per il pranzo a scuola?
Perché tutto ciò e molto altro?
La risposta non si è fatta attendere, quando H. è arrivata ha iniziato a dire:
"Mi piace preparare una cena abbondante e lasciare nel frigo quello che non mangiamo, così non faccio fatica il giorno dopo a cucinare". Lo ha detto mentre mi preparavo una minestra di verdure. Fresche.
Lo ha detto come a intendere quel che facevo fosse una cosa non del tutto gradita, come a intendere che la sua fosse quasi una cortesia.
In qualche modo ha dato conferma al mio sospetto che i resti, gli avanzi fossero per me, una sorta di obbligo a mangiare quello e non altro nel SUO frigo.
Allora le lenticchie affogate nel loro brodo che sono da più di 6 giorni nel frigo e che ha preparato suo marito sono per me, stanno in attesa che io ghiottamente mi ci tuffi?
Cosa posso dire?
Finchè lascia intendere tu fa finta di non capire, altrimenti chiedile se ha l'assicurazione sulla casa che copre anche i danni da avvelenamento
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